Il mercoledì nel Bunker Universitario

20.03.2013 10:09

 

Stranamente la sveglia, come d'altronde ogni mercoledì, ha deciso di non suonare. Coincidenza? Io credo di no. E' proprio destino che io non debba frequentare le lezioni di quel simpaticissimo professore dal fastidioso accento veneto, insomma. Il suo esame dovrà aspettare fin settembre, invece di 3 mi limito a prepararne 2, magari non rischio di incorrere in una confusione totale. Fortunatamente mi sono svegliata con l'ispirazione alle stelle per lavorare ad un progetto che sto portando avanti sin dal lontano 2006, dopo essermi soffermata su lavori di stampo introspettivo/erotico, sono contenta di cimentarmi in qualcosa che, invece, mi riporta alla mia adolescenza. In questo periodo di travaglio sentimentale ho accantonato scritture di un certo genere, non sono in grado proprio. Psicologicamente sono in una fase di assetto. Non riesco nemmeno a leggere determinate cose, come nemmeno guardarle in un film. Proprio ieri sera han trasmesso in televisione in seconda serata Basic Instinct, uno dei miei film preferiti, che si sa, è ad alto contenuto erotico. Non ce la facevo, non ce la facevo!
Sono facilmente influenzabile? Può darsi, quando si tratta di questioni che riguardano quegli stupidi sentimentalismi rivolti ad un individuo di dubbia natura umana, è facile perdere la cognizione nella dimensione letteraria, uno scrittore, dopotutto, si ispira principalmente a quella che è la sua vita reale per poi trarne racconti di ogni indole, e la mia vena romantica ha nettamente surclassato i pensieri perversi di cui mi piaceva trattare nel dettaglio.
Mi è bastato ricevere un simpatico sms da colui che non deve più essere nominato per cadere in questa crisi mistica.
Un sms, per sentirmi un corpo vuoto, inutile.
Ma supererò anche questo, la fragilità che mi contraddistingue in questi giorni va man mano sfumando, fortunatamente vi è questa mia passione della scrittura, non riuscirei a farne a meno, mi da una carica positiva e, nel "male" di non riuscire più a produrre testi di un genere a me caro, sarò finalmente in grado di liberare il mio spirito fantasy.
Il materiale didattico universitario scaribile dal sito dell'università, mezzora per riuscire a scaricare tutto, la lentezza di questo computer è comparabile al movimento di un bradipo assonnato.
Dopo una pausetta di riflessione mi sono appuntata gli esami che devo dare in questa sessione e, a quanto pare, ammontano a 4!  Fortunatamente 3 sono scritti, proviamola questa impresa, al massimo mi ripresenterò ad altri appelli. 2 esami non erano abbastanza complicati, e a me piace cambiare spesso idea, a parte in ambito sentimentale dove adoro fissarmi su di un unico zebedeo per tempi che vanno a dilungarsi fino a nuovi millenni.
Parliamo un po' di sentimenti, dai. Prima di accingermi ad un riassunto abbastanza esauriente della trama del mio prossimo sofferto lavoro, ho bisogno, come mio solito, di sfogarmi, parlando proprio di Te, mio caro.
Sai, in questo periodo, per quanto "amore" io provi nei tuoi confronti (sempre più immotivato), la rabbia ed il rancore (cose a me non convenzionali) crescono esponenzialmente, perchè? Beh, molto semplice.
Sai, io ho sempre sognato la "storia perfetta". Che cosa intendo per storia perfetta?
Niente che abbia a vedere con le favole e i desideri di una ragazzina che guarda troppi film dalla trama idilliaca. Per me la storia perfetta si basa sul reciproco rispetto e sulla fiducia. Una piccola dose di gelosia non guasta. Litigare e rincorrersi, non comprendersi e perdonare l'un dell'altra errori, vivere nel dubbio e talvolta anche nelle certezze, ma stare assieme, nonostante ostacoli e complicazioni, senza i quali probabilmente mi annoierei. Discorsi da intellettuali, discorsi futili, interessarsi alle attività del partner e condividerne delle altre. Guardarsi ed innamorarsi. Infine arriverebbe il sesso, guai senza, giusto?
Ma alla fine. Non all'inizio e perpetuamente soltanto quello.
Maledetto sesso. Ciò che ci ha rovinati, che mi ha rovinata. Questa tua visione di me come donna oggetto, che ormai nemmeno mi saluti, il tuo approccio si limita a frasi di stampo erotico, così squallido, da farmi sentire davvero l'ultima delle ultime, come se i miei sentimenti non fossero mai esistiti, come se questi maledetti sentimenti non servissero ad altro che a farti capire quanto io sia, evidentemente, succube di te da risponderti a qualsiasi cosa, da concederti tutto ciò che mi chiedi.
Ma non è così, per quanto io farei di tutto pur di avvicinarmi a te, il fatto di dover sottostare ad un simile squallore non è propriamente nella mia concezione etica e morale.
No, non lo voglio più. Ho già tentato di giocarmi questa carta, la carta del sesso. Ma un uomo, si sa, non si innamora per mezzo di quello come una donna spera ormai all'ultima spiaggia. Non è altro che un'ultima umiliazione da subire nella posizione di chi non sa più, in termini volgari, che "pesci pigliare". E tu sei un pesciolino alquanto contorto, nato il 13 marzo.
Basta, meglio tornare alle mie ispirazioni fantasy, prima di ricascare nel baratro dell'ossessione acuta.